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Beyond the reset - sub ita

L'intero cortometraggio di Oleg Kuznetsov sottotitolato in italiano. Il futuro che ci aspetta sarà molto differente da quello distopico rappresentanto dall'artista?

“Beyond the reset” è un cortometraggio animato in 3D prodotto in Canada a marzo del 2023, e parla di un futuro non troppo lontano ma distopico. Specula sulle potenziali conseguenze del famigerato Grande Reset, della tirannia medica, della cultura woke e dell'agenda verde. Tutto ciò che il World Economic Forum (WEF) sta pianificando per noi.

Il cortometraggio è stato prodotto e distribuito da Oleg Kuznetsov, che si definisce come

“un artista 3D con oltre 10 anni di esperienza nel settore. Gestisco il mio studio 3D Epix Inc. Dopo aver realizzato decine di progetti nel settore petrolifero e del gas, architettonico e aerospaziale, mi piace molto dare vita a mondi preistorici con la potenza dell'animazione 3D.”

L’ho trovato davvero interessante, per questo ho pensato fosse opportuno sottotitolarlo.

Questo corto può essere accolto in modo scettico, ovvero come la rappresentazione di teorie cospirative, oppure si può percepire come una realtà che potrebbe anche verificarsi in un futuro prossimo.

Facendo mente locale sulla gestione della pandemia sia a livello governativo che mediatico, è difficile non pensare che fino ad un certo punto sia una fotografia ben nitida del recente presente che abbiamo vissuto, utilizzando le radici delle paure e delle preoccupazioni, in alcune scene in senso ironico, in altre come immagine precisa di ogni realtà.

Se pensiamo al recente passato, facciamo davvero fatica a trovare un riscontro reale nella storia raccontata di un uomo che vive in un appartamento povero, isolato, sotto il controllo dello Stato da cui è dipendente in tutti gli aspetti della sua vita che ripercorre costantemente il ritmo di una routine esausta?

Fortunatamente non siamo arrivati a situazioni drastiche come raccontate nel corto (mi riferisco alle strutture di quarantena), ma alla fine, più che un avvertimento, sembra un’illustrazione di realtà fin troppo famigliari e comuni. Una previsione plausibile, basata su fatti che in molti vorrebbero dimenticare ma restano lì, impressi nella nostra memoria, forse in modo indelebile.

Gran parte di ciò che si vede in questo corto è già stato imposto con la forza alla gente, in un modo o nell'altro, a seconda del luogo in cui si risiede. Dai farmaci che si possono ingerire, ai vestiti che si possono indossare, ai veicoli che si possono guidare e, forse la cosa peggiore, a ciò che si può dire e leggere.

Non siamo ancora totalmente sotto controllo e siamo lontani dalla rappresentazione finale dell’autore. Chissà, forse anche la condivisione di un semplice cortometraggio può servire ad aprire quella breccia nella coscienza delle persone e a far trovare la forza di reagire per prevenire la tirannia che sembra avvicinarsi a grandi passi.

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© Riproduzione riservata

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Rossella Fidanza
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