Se ripercorressimo insieme i passaggi iniziali che hanno portato alla follia pandemica nel 2020, troveremmo per certo delle grandi similitudini rispetto a quello che i media stanno cercando di ripetere oggi.
Ora come allora, i primi a chiedere restrizioni nei confronti della Cina sono stati Italia e Stati Uniti , che hanno deciso di imporre la richiesta di tampone negativo a tutti i viaggiatori da lì provenienti.
Ora come allora, dalla Cina arriverebbero notizie devastanti sulla situazione covid (non so se vi ricordate il video dei cellulari senza proprietari per dimostrare centinaia di milioni di morti, rivelatosi poi un fake clamoroso): ma da dove arrivino queste "notizie" non è dato sapersi, dal momento che la commissione sanitaria nazionale cinese , che funge da ministero, ha annunciato qualche giorno fa che non pubblicherà più i dati giornalieri sui casi e sui decessi di Covid.
Se poi si ha lo scrupolo di andare a verificare, si scopre che la "notizia" di quasi 250 milioni di cinesi infettati è partita dalla CNN, che richiama Bloomberg News e il Financial Times, che a loro volta fanno riferimento a notizie trapelate dall'ultima discussione a porte chiuse della commissione sanitaria nazionale cinese.
E sempre la CNN specifica come "non può confermare in modo indipendente le cifre", ma, commenta, "se così fosse, rappresenterebbe circa il 18% di 1,4 miliardi di persone in Cina e rappresenterebbe il più grande focolaio di Covid-19 fino ad oggi a livello globale".
Ipotesi, misteriose fonti, condizionali, nessuna correlazione.
Tre anni fa, a seguito delle richieste pressanti della Regione Lombardia e del Veneto, casualmente anche in questi giorni in prima linea nel far ricominciare la psicosi, era partita la campagna “abbraccia un cinese”: in campo politici, conduttori televisivi, attori, chiunque avesse un minimo di appeal mediatico pronto a combattere la sinofobia che si stava diffondendo, a suon di involtini primavera mangiati in ogni dove, aperitivi a ChinaTown a Milano e visite a sorpresa in scuole a predominante frequentazione cinese.
Sono cambiati i tempi, e dubito che vedremo ancora una movimentazione del genere. Aggiungo. Essendo abituata ad analizzare e mettere in dubbio qualsiasi notizia mi venga così veementemente sottolineata, a distanza di tre anni mi chiedo: e se anche questa fosse stata una manipolazione?
Edward Louis Bernays pubblicò nel lontano 1928 un libro, “Propaganda”, nel quale scrive che “la consapevole e intelligente manipolazione dei costumi e delle opinioni delle masse è un aspetto importante della società democratica” ; tale manipolazione rappresenta, inoltre, un efficace strumento attraverso il quale “uomini intelligenti possono combattere per finalità produttive e contribuire a metter ordine in mezzo al caos”
Nel pensiero di Bernays emerge l’idea di un popolo che non si autogoverna, nemmeno in democrazia. L’autore, quindi, fa riferimento a delle élite che guidano il paese, in quanto
… In teoria ciascuno fa le sue scelte per quanto concerne la vita pubblica e quella privata […] in pratica accettiamo che i nostri dirigenti e gli organi di stampa ci indichino le questioni di interesse generale. Accettiamo che un pastore, uno studioso, o semplicemente un’opinione diffusa ci prescrivano un codice di comportamento sociale standardizzato al quale ci conformiamo per la maggior parte del tempo”
Ebbene, se riflettiamo con calma, ci rendiamo conto che è stata la campagna a tutela della comunità cinese presente in Italia a causare un effetto boomerang proprio nei loro confronti quando, in senso inverso, è partita la macchina mediatica mondiale che ha indicato la Cina come responsabile dolosa del Covid19.
Nell’immaginario comune è ormai consolidata l’idea che la Cina abbia deliberatamente rilasciato un virus definito altamente letale per colpire l’Occidente, virus poi degradato a semplice influenza, ricordiamo. Nonostante siano emersi finanziamenti statunitensi nel laboratorio di Wuhan per il guadagno di funzione sui virus creati in laboratorio, in pochi mettono in dubbio la narrativa divagante e ripetuta per due anni secondo cui la colpa di tutto quello che abbiamo vissuto sia assolutamente da imputare alla Cina.
Eppure, a fine 2021 grazie a Project Veritas si venne a conoscenza della proposta dell'EcoHealth Alliance"Project Defuse", che riguardava lo studio dei coronavirus nati dai pipistrelli a Wuhan.
Project Veritas aveva mostrato documenti "mai visti prima" del Dipartimento della Difesa (USA) per i quali l'organizzazione di ricerca militare d'élite degli Stati Uniti DARPA (Defence Advanced Research and Projects Agency) aveva rifiutato una proposta di EcoHealth Alliance.
La proposta fu respinta dalla DARPA perchè "troppo pericolosa", ma è stata successivamente approvata dal NIAID degli Stati Uniti, guidato dal dottor Anthony Fauci, nonostante DARPA avesse chiaramente indicato che avrebbe violato la moratoria del "guadagno di funzione". Riguardatevi questo servizio di Presa Diretta:
Qualcuno si ricorderà l’epico confronto tra il Senatore Rand Paul ed il Dottor Fauci, che persisteva nel negare qualsiasi ricerca finanziata dagli Stati Uniti nel laboratorio di Wuhan riguardante il guadagno di funzione:
Fauci dichiarò sotto giuramento al Congresso degli Stati Uniti che il NIAID non ha mai avuto nulla a che fare con la ricerca sul guadagno di funzionalità sui coronavirus.
Se si dovesse chiedere oggi alle persone dove è nato il covid19, sono assolutamente convinta che la maggior parte risponderebbe nel laboratorio di Wuhan, lasciando intenderne con convinzione la colpevolezza della Cina. Credo che sarebbero decisamente in pochi coloro che saprebbero ricordare questi passaggi e a porsi un dubbio in merito.
Del resto, la Cina ha applicato una politica di restrizioni al limite dell’accettabile: lockdown selvaggi, controllo sociale a tappeto. E’ vero, lo ha fatto in alcune zone del paese, ripetutamente. E’ anche vero che l’Italia è stato l’unico paese al mondo che si è fermato interamente per mesi, se questo è il metro di giudizio, siamo colpevoli anche noi della diffusione del covid?
Allo stato attuale, considerando la paura creata nei passati tre anni, è davvero molto semplice riattivare l’ipocondria generalizzata, ed è quello che sta succedendo in queste ore. E’ ripartito il tam tam, ma questa volta non è più necessario far abbassare la guardia sulla Cina per poi provocare una reazione di sdegno mondiale, è già tutto cristallizzato.
Stamani all’alba ho ascoltato la rassegna stampa: riapparsi immediatamente i virostar, ripresa la narrativa delle varianti pericolosissime e dei positivi asintomatici, ripartito il tam tam di paventati milioni di morti, ma c’è una differenza molto netta.
La Cina secondo i media è colpevole della sua politica “zero covid” con la quale sono state scelte chiusure a tappeto in alcune zone del paese, anche se i media lasciano intendere che le restrizioni abbiano interessato l’intero stato, ed ancor più colpevole di non aver investito in una campagna vaccinale che ha consentito ai paesi occidentali una riapertura ed il ritorno alla “normalità”, se possiamo definire normale green pass e dosi di siero ripetute ogni pochi mesi.
La Cina è colpevole secondo i media di nascondere dati importanti, che per magia lo stesso mainstream detiene ma sempre con il condizionale. La Cina è colpevole di aver annunciato che a partire dall’8 di gennaio 2023 toglierà ogni tipo di restrizione e di quarantena per i viaggiatori che arrivano nel paese. E già che ci siamo, ricordiamo che la Cina è colpevole della diffusione del virus, del resto i biolab ed il guadagno di funzione finanziati dagli Stati Uniti in Cina, in Ucraina e ovunque nel mondo sono tesi complottiste, vero?
Stiamo passando dall’abbracciare un cinese all’abbracciare un tampone e amare un vaccino, indotti a credere in questo modo di riacquistare libertà e normalità.
Chiunque sia il vero responsabile del covid19, con tutte le recriminazioni possibili per le scelte nefaste di coloro che hanno scelto di calpestare i diritti e le libertà individuali in nome del “dio scienza”, sappiate che se si permetterà ancora una volta di cavalcare questo esperimento sociale, questo sì responsabile della morte di milioni di persone, la colpa sarà solo nostra.
Non caschiamoci di nuovo, con quello che abbiamo appreso negli ultimi tre anni non è più giustificabile.
Mi auguro che i più siano consapevoli e nelle peggiori ipotesi rotti le scatole
Sarebbe veramente una follia!
Se le persone continueranno a credere alla narrativa mainstream, significherà che ormai per la popolazione mondiale non c'è più speranza!
Grazie per la lucidità della tua esposizione