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L'Occidente è nudo: come USA e UK hanno affossato l'accordo di pace tra Russia e Ucraina

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Ieri Putin ha confermato alla delegazione africana giunta a San Pietroburgo per mediare sulla crisi ucraina che queste trattative ci sono state, ed il mainstream si è guardato bene dal dirlo.

Putin ha dichiarato che lo schema dell'accordo sottoscritto era il seguente:

1. La Russia avrebbe ritirato le truppe da Kiev, Sumy e Chernigov

2. l'Ucraina avrebbe dichiarato la neutralità

3. l'Ucraina avrebbe ridotto le proprie forze armate

4. l'Ucraina avrebbe rinunciato alle aspirazioni della NATO in cambio di garanzie di sicurezza da un certo numero di paesi.

I Paesi in questione sono Regno Unito, Stati Uniti, Turchia, Francia, Cina e Bielorussia. Ma quello che è successo dopo passerà molto probabilmente alla storia come l'inizio della fine dell'Ucraina così come la conosciamo. La Russia ha effettivamente ritirato le sue truppe, e si è scherzato sul fatto che fosse un gesto di buona volontà.

È stato definito come la sconfitta della Russia nella battaglia di Kiev. Si è scoperto che si trattava effettivamente di un gesto di buona volontà. E per fermarlo, Boris Johnson è volato a incontrare Zelensky che successivamente, "su ordine di Washington, ha gettato questo trattato nella pattumiera della storia".

Da questo momento in poi la curva di escalation si fa più ripida fino a raggiungere lo stato di non ritorno per l'Ucraina, poiché l'Occidente sembra aver promesso una serie di armi miracolose e un sostegno illimitato all'Ucraina per sconfiggere i fastidiosi russi una volta per tutte.

Fin da prima del conflitto abbiamo sentito "illustri" analisti urlare a squarciagola che non ci si può fidare della Russia che la Russia mente sempre. Ma come possiamo vedere qui la realtà è ben diversa e sono l'Occidente e l'Ucraina a mentire costantemente.

Sicuramente questa è la versione russa, ma ci sono delle date e delle dichiarazioni ufficiali che la confermano.

Ad aprile 2022 il ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu aveva dichiarato che alcuni paesi membri della NATO vogliono che la guerra Russia - Ucraina si prolunghi in modo che la Russia si indebolisca. In quel periodo, attraverso la mediazione turca ed israeliana, ebbero luogo trattative tra Russia ed Ucraina per giungere ad un accordo.

Le dichiarazioni dell’ex premier israeliano Naftali Bennett sul negoziato russo-ucraino della scorsa primavera costituiscono conferma che l’Occidente ha sabotato un possibile accordo.

Fonti ucraine avevano confermato già a maggio 2022 che la Russia era quasi pronta per l'incontro Zelensky-Putin per la conclusione dell'accordo di pace. Ma è stato abbandonato dopo che l'allora primo ministro britannico BoJo ha visitato l'Ucraina e ha detto a Zelensky di non negoziare con Putin

Bennett stesso aveva descritto i suoi sforzi di mediazione fra Putin e Zelensky nel marzo 2022. Egli era in stretto contatto con USA, UK, Francia e Germania. Bennett ha affermato che entrambe le parti accettarono di fare importanti concessioni: i russi rinunciarono alla “denazificazione” (intesa come rimozione del governo Zelensky) e al disarmo dell’Ucraina. Putin garantì personalmente a Bennett che non avrebbe cercato di uccidere Zelensky. La controparte ucraina rinunciò all’adesione alla NATO. Bennett afferma che, di fronte a questa proposta, il premier inglese Boris Johnson adottò una “linea aggressiva, mentre il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz furono più pragmatici. Ma alla fine l’Occidente bloccò gli sforzi di Bennett. “Credo che ci fosse una legittima decisione da parte dell’Occidente di continuare a colpire Putin e di non [negoziare]”, ha dichiarato l’ex premier israeliano. Alla domanda se le potenze occidentali avessero bloccato gli sforzi di mediazione, Bennett ha risposto: “Essenzialmente sì. Li hanno bloccati, e ho pensato che stessero sbagliando”.

La sottoscrizione dell'accordo è stato confermato anche da Fiona Hill: "I negoziatori russi e ucraini sembravano aver raggiunto un accordo provvisorio sui contorni di una soluzione negoziata ad interim. La Russia si ritirerebbe dalla posizione del 23 febbraio, quando controllava parte della regione del Donbas e tutta la Crimea, e in cambio l'Ucraina prometterebbe di non chiedere l'adesione alla NATO e di ricevere invece garanzie di sicurezza da una serie di Paesi"

Naturalmente, la Hill non ha menzionato il fatto che l’allora primo ministro britannico volò immediatamente a Kiev per affondarlo:

La bozza di accordo è anche coerente in linea generale con le proposte scritte che i negoziatori ucraini consegnarono alla controparte russa ad Istanbul il 29 marzo 2022.

Sarà certamente anche una coincidenza che a marzo del 2022 ci fu quello che i media occidentali hanno definito il “massacro russo di Bucha”. Del resto, come ci si sarebbe potuto accordare con qualcuno che avrebbe perpetrato un orrore del genere?

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Come è successo per le fantomatiche armi di distruzione di massa, un giorno si scoprirà che USA e UK hanno cercato in ogni modo di scatenare questa guerra, con l'aggravante di aver agito in ogni modo per impedire un accordo ed arrivare all'escalation che stiamo vedendo in questi giorni, un cul de sac dal quale sembra impossibile uscirne. Loro, insieme a tutta la NATO che li ha supportati, ci stanno conducendo sull'orlo di una guerra nucleare, e francamente, se dall'altra parte non ci fosse Putin, non sono certa che non sarebbe già scoppiata.

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Rossella Fidanza
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