I vaccini causano l'autismo? Le prove contro la sicurezza dei vaccini

Questo è il secondo articolo di una serie di tre che riguarda un'indagine approfondita sulla relazione tra vaccini e autismo.

Articolo originale “Do Vaccines Cause Autism? The Evidence Against Vaccine Safety” a firma di Helen Buyniski, Richard Gale, e il Dr. Gary Null

traduzione a cura di Rossella Fidanza

Potete leggere il primo articolo della serie nel seguente link:

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Avvelenamento da timerosal e mercurio

Mentre il CDC e altri sottolineano che il thimerosal non è più incluso nella maggior parte dei vaccini, un punto che viene utilizzato per sostenere debolmente un'argomentazione secondo cui l'autismo non può essere stato e non sarà mai causato dai vaccini, il thimerosal è stato presente in moltissimi vaccini per l'infanzia per più di un decennio, mentre i tassi di autismo stavano aumentando negli anni Novanta.

È immorale e scientificamente disonesto cercare di nascondere sotto il tappeto un collegamento più che plausibile tra il thimerosal nei vaccini e le numerose lesioni allo sviluppo neurologico subite dai bambini negli anni in cui ricevevano regolarmente dosi pericolosamente elevate come routine[¹] e nei bambini non ancora nati che ancora oggi sono esposti nell'utero alla combinazione di vaccini antinfluenzali e Td contenenti thimerosal perché le donne non sono state informate dei rischi.

Molti dei bambini sopravvissuti a questo atroce episodio di negligenza medica, ancora oggi non ammesso dal governo e dalle agenzie sanitarie, sono ancora tra noi, ormai adulti.

Alcuni sono adulti che portano il pannolino, non possono parlare più di qualche parola, devono indossare il casco perché si feriscono compulsivamente da soli e con gli altri, devono essere tenuti all'interno di un recinto per evitare che vaghino nel traffico. Alcuni, i cui genitori hanno deciso di tenerli in una casa amorevole, sono disprezzati da altri per essersi rifiutati di istituzionalizzarli.[²] Le lesioni del neurosviluppo dovrebbero sembrarci sospette nel 2023 come gli arti troncati dovevano sembrarlo ai medici statunitensi che avevano tranquillamente somministrato un farmaco senza nome alle loro pazienti incinte nell'ambito della sperimentazione segreta del talidomide negli anni '60.[³, ⁴, ⁵, ⁶]

Il consulente medico privato Barry Rumack, MD, è stato assunto dalla FDA per esaminare i livelli di mercurio nei bambini, con un occhio di riguardo ai vaccini infantili. Secondo i suoi risultati,

"Dalla nascita fino a circa 16-18 mesi di età non c'è stato alcun momento in cui i bambini fossero al di sotto delle linee guida dell'EPA per l'esposizione al mercurio consentita". In effetti, secondo i modelli, i livelli di mercurio nel sangue e nel corpo hanno raggiunto un picco scioccante di 120 ng/L a sei mesi di età. Per mettere questo dato in prospettiva, il CDC classifica l'avvelenamento da mercurio come livelli ematici di mercurio superiori a 10 ng/L".

Il Dr. Rumack fa notare che la FDA ha scelto di nascondere questa scoperta al pubblico e ai funzionari della sanità superiore.[⁷]

Un'altra risorsa sugli effetti dannosi del thimerosal si trova nel libro del 2014 di Robert F. Kennedy Jr.

Thimerosal: Let the Science Speak: The Evidence Supporting the Immediate Removal of Mercury-a Known Neurotoxin-from Vaccines.[⁸]

Kennedy e i suoi coautori hanno raccolto 400 studi, sottoposti a revisione paritaria, sul conservante tossico a base di mercurio. Se non riuscite a convincervi a leggere qualcosa di Robert F. Kennedy, Jr. perché è un "antivaccinista rabbioso"[⁹] e potrebbe infettare la vostra mente con un'ideologia pericolosa contro la quale non avete un sistema immunitario intellettuale funzionante, prendetelo in prestito dalla biblioteca.

Non leggete nemmeno una riga. Sfogliate solo le note a piè di pagina. Annotate gli studi per voi stessi. Non c'è bisogno di portare il libro a casa. Gli studi sono disponibili nei database della letteratura scientifica, compresa la National Library of Medicine degli Stati Uniti.

Già all'epoca della pubblicazione del libro di Kennedy, il numero di vaccini contenenti il conservante tossico a base di mercurio era diminuito, riducendosi ai vaccini antinfluenzali multidose, in gran parte a causa delle proteste dell'opinione pubblica (il CDC ancora oggi impone che il dosaggio di mercurio ai bambini sia sicuro).

Tuttavia, i vaccini che ancora contengono thimerosal vengono regolarmente somministrati alle donne in gravidanza, rappresentando una minaccia ancora più grave per il feto che per il neonato. La FDA avverte le donne incinte di limitare il consumo di tonno a causa degli alti livelli di mercurio, ma non vede alcuna contraddizione nel somministrare alle stesse donne i vaccini antinfluenzali. La stessa Eli Lilly, produttrice del thimerosal, lo ha definito una neurotossina e ha avvertito che l'esposizione delle madri potrebbe provocare "alterazioni fetali" e avvelenamento da mercurio, mentre l'esposizione dei bambini potrebbe causare "ritardi mentali da lievi a gravi".[¹⁰] Tuttavia, ogni anno i genitori vengono bersagliati da una valanga di propaganda nel tentativo di farli vergognare di portare i loro figli a fare il vaccino antinfluenzale, un vaccino che persino il CDC ammette non funzionare.[¹¹]

Ecco alcuni dei numerosi studi che forniscono prove a sostegno della teoria secondo cui il mercurio contenuto nei vaccini ha contribuito e continua a contribuire all'autismo, ovunque l'esposizione sia un fattore.

Uno studio del 2006 di Patterson et al. collega effettivamente lo sviluppo di disturbi del neurosviluppo (incluso l'autismo) all'"attivazione immunitaria materna", il che suggerirebbe che la gravidanza è il momento peggiore per vaccinarsi[¹²] - soprattutto con un vaccino antinfluenzale che spesso provoca l'influenza che dovrebbe prevenire[¹³]. Patterson ha confermato questa conclusione in un articolo che accompagnava la pubblicazione dello studio, avvertendo che "la vaccinazione universale delle donne in gravidanza potrebbe portarci in una serie di problemi completamente nuovi".

Uno studio del 2012 ha confermato questi risultati, eppure il CDC continua a raccomandare di somministrare una doppia dose di mercurio embriotossico e di attività infiammatoria materna a feti indifesi come questione di politica, "per il loro bene"[¹⁴].

David e Mark Geier e Janet Kern hanno pubblicato una serie di studi in questo campo. In effetti, il loro lavoro li ha portati a essere coinvolti come testimoni esperti e consulenti in controversie su vaccini/biologici per i firmatari del No-Fault National Vaccine Injury Compensation Program (NVICP) e per i querelanti in controversie civili relative all'autismo.[¹⁵] Il solo nome di Mark Geier come autore ha portato a 132 risultati di ricerca su PubMed.

Con una sola eccezione, pubblica sempre con il figlio David. Sebbene sia stato calunniato, molestato e punito per la sua imperterrita ricerca su questo tema, e gli sia stata persino revocata l'abilitazione alla professione medica,[¹⁶] il suo lavoro scientifico continua ad essere valido e viene continuamente pubblicato fino ad oggi (le sue ultime pubblicazioni sono apparse nel marzo e nel giugno del 2023).

E non è apparso improvvisamente dal nulla per condurre una losca "scienza dei vaccini". Ha avuto una carriera illustre. Ha conseguito un master e un dottorato in genetica presso la George Washington University School of Medicine, che in passato è stata classificata come la scuola di medicina più selettiva degli Stati Uniti;[¹⁷] è stato certificato in genetica dall'American Board of Medical Genetics ed è membro dell'American College of Epidemiology. Svolge attività clinica da oltre 30 anni. È stato ricercatore presso il National Institutes of Health per 10 anni e professore presso la Johns Hopkins University e la Uniformed Services University of the Health Sciences; è intervenuto presso l'Institute of Medicine della National Academy of Sciences degli Stati Uniti, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, il Government Reform Committee della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti e altri.

È stato coautore di 50 studi medici sottoposti a revisione paritaria sulla sicurezza, l'efficacia e la politica dei vaccini, tra cui 25 studi medici sottoposti a revisione paritaria su pazienti con diagnosi di disturbi autistici; le sue ricerche gli sono valse premi e attenzione da parte dei media. Ha partecipato al trattamento di oltre 600 persone con diagnosi di autismo. È presidente dell'Institute of Chronic Illnesses (Istituto delle malattie croniche), senza scopo di lucro, con sede a Silver Springs, nel Maryland.[¹⁸] Tra le pubblicazioni reperibili presso la National Library of Medicine, dal 2001 ha pubblicato in media tra i 5 e i 6 articoli sottoposti a revisione paritaria ogni anno. Molti di essi esplorano la connessione tra vaccini e autismo. La voce di Wikipedia sul Dr. Geier fa riferimento di sfuggita a "diversi articoli speculativi" sul legame tra autismo e vaccini. Venticinque articoli sono certamente un po' troppo per la definizione di "diversi", e forse "speculativi", così come viene utilizzato in questo caso, è un uso nuovo e non documentato della parola, che si riferisce in questo caso a esperimenti scientifici e ai dati che ne derivano. Tali stimolanti inversioni del significato delle parole sono comuni su Wikipedia, che è lo specchio del luna park delle enciclopedie. Non tutti gli articoli dei Geier sono riassunti qui, ma di seguito ne riportiamo un assaggio:

Nel 2003, i Geier hanno scritto "Disturbi dello sviluppo neurologico dopo vaccini contenenti thimerosal: una breve comunicazione"[¹⁹],

"Inizialmente eravamo molto scettici sul fatto che le differenze nelle concentrazioni di thimerosal nei vaccini potessero avere un effetto sul tasso di incidenza dei disturbi dello sviluppo neurologico dopo l'immunizzazione infantile. Questo studio presenta la prima evidenza epidemiologica, basata su decine di milioni di dosi di vaccino somministrate negli Stati Uniti, che associa l'aumento del thimerosal dai vaccini ai disturbi del neurosviluppo".

I ricercatori hanno utilizzato i dati del database Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS), che hanno rivelato un aumento statistico del tasso di incidenza di autismo, ritardo mentale e disturbi del linguaggio dopo la somministrazione di DTaP contenente thimerisol, rispetto alle versioni dei vaccini che non contenevano mercurio. I ricercatori non hanno riscontrato alcuna distorsione nei dati. Hanno quindi richiesto la conduzione di ulteriori studi, che loro stessi, insieme ad altri, avrebbero condotto.

Lo studio del 2004[²⁰] ha valutato gli effetti dell'immunizzazione MMR e del mercurio dei vaccini infantili contenenti thimerosal sulla prevalenza dell'autismo, analizzando i Biological Surveillance Summaries dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), i dati del Dipartimento dell'Istruzione degli Stati Uniti e le stime annuali dei nati vivi dei CDC. Gli autori hanno stabilito che esisteva una stretta correlazione tra le dosi di mercurio dei vaccini contenenti thimerosal e la prevalenza dell'autismo tra la fine degli anni '80 e la metà degli anni '90.

Esisteva una potenziale correlazione tra il numero di vaccini primari pediatrici contenenti morbillo somministrati e la prevalenza dell'autismo durante gli anni '80.

Hanno anche scoperto che esistevano odds ratio statisticamente significativi per lo sviluppo dell'autismo in seguito all'aumento delle dosi di mercurio dei vaccini contenenti thimerosal rispetto al valore di base. In altre parole, i vaccini contenenti thimerosal avevano più probabilità del vaccino MMR di contribuire all'autismo.

Gli autori concludono che il loro lavoro si unisce a molti altri nel dimostrare che esiste "una relazione diretta tra dosi crescenti di mercurio da vaccini contenenti thimerosal e disturbi dello sviluppo neurologico, e vaccini contenenti morbillo e gravi disturbi neurologici". Si raccomanda di eliminare il thimerosal da tutti i vaccini e di intraprendere ulteriori ricerche per produrre un vaccino MMR con un profilo di sicurezza migliore".

Nel 2005, quando l'autismo colpiva 1 bambino su 150 negli Stati Uniti (rispetto a 1 su 36 oggi), è stato pubblicato il documento "The potential importance of steroids in the treatment of autistic spectrum disorders and other disorders involving mercury toxicity"[²¹].

Alla luce delle evidenze emerse all'epoca, essi ipotizzarono che l'autismo fosse una forma di tossicità da mercurio-testosterone, contro la quale gli estrogeni sono protettivi, osservando che:

"L'esame di bambini autistici ha dimostrato che la gravità dei disturbi autistici è correlata alla quantità di testosterone presente nel liquido amniotico, e l'esame di una serie di casi di bambini autistici ha mostrato che alcuni hanno livelli plasmatici di testosterone significativamente elevati rispetto ai bambini di controllo neurotipici".

Hanno proposto di condurre una serie di esperimenti per progettare nuove terapie per i bambini autistici basate su quelle già in uso (chelazione, glutatione, ecc.) per capire i meccanismi esatti per migliorare questa condizione.

Nell'agosto 2006 sono stati pubblicati tre articoli. Nel primo, intitolato "A meta-analysis epidemiological assessment of neurodevelopmental disorders following vaccines administered from 1994 through 2000 in the United States",[²²]

I ricercatori hanno effettuato una valutazione epidemiologica meta-analitica del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) per i disturbi dello sviluppo neurologico (ND) segnalati in seguito a vaccini antidifterici-tetanici-pertosse a cellule intere (DTP) rispetto ai vaccini antidifterici-tetanici-pertosse a cellule intere-Haemophilus Influenzae di tipo b (DTPH) somministrati tra il 1994 e il 1997.

Hanno anche esaminato i vaccini DTaP (Diphtheria-Tetanus-acellular-Pertussis) contenenti thimerosal rispetto ai vaccini DTaP senza thimerosal somministrati tra il 1997 e il 2000. È emerso che i vaccini contenenti thimerosal erano associati a un rischio significativamente maggiore di autismo, disturbi del linguaggio, ritardo mentale, disturbi della personalità, anomalie del pensiero, perdita del pieno controllo dei movimenti corporei (atassia) e disturbi del neurosviluppo in generale.

Nel secondo articolo del 2006, intitolato "An evaluation of the effects of thimerosol on neurodevelopmental disorders reported following DTP and Hib vaccines in comparison to DTPH vaccine in the United States" (Valutazione degli effetti del thimerosol sui disturbi del neurosviluppo segnalati in seguito ai vaccini DTP e Hib rispetto al vaccino DTPH negli Stati Uniti)[²³], si osserva che gli studi tossicocinetici hanno dimostrato che i bambini statunitensi hanno ricevuto dosi di mercurio dai vaccini contenenti thimerosal superiori alle linee guida di sicurezza.

Hanno inoltre condotto uno studio caso-controllo su bambini vaccinati negli Stati Uniti negli anni '90 secondo il calendario del CDC. Ad alcuni di questi bambini è stata somministrata la difterite-tetano-pertosse (DTP) con haemophilus influenzae di tipo b (Hib), mentre altri hanno ricevuto la difterite-tetano-pertosse-Haemophilus influenzae di tipo b (DTPH). La prima combinazione esponeva i riceventi a una dose doppia di timerisolo rispetto a quelli che ricevevano il DTPH. Tenendo conto delle dosi continuative fino a 18 mesi, i bambini che hanno ricevuto i vaccini DTP e Hib potrebbero aver ricevuto fino a 100 boccali di mercurio in più rispetto ai bambini a cui è stato somministrato il vaccino DTPH.

Utilizzando i dati VAERS dal 1994 al 1998, i Geier hanno riscontrato un aumento significativo delle probabilità di autismo, disturbi del linguaggio, ritardo mentale, spasmi infantili e anomalie del pensiero in seguito alla somministrazione di vaccini DTP rispetto a quelli DTPH, "con una distorsione minima o un errore sistematico". Gli autori suggeriscono di intraprendere ulteriori ricerche sull'associazione tra disturbi dello sviluppo neurologico ed esposizione al mercurio, notando che nel 2005 l'Institute of Medicine ha pubblicato un rapporto che metteva in discussione la gestione dei dati sulla sicurezza dei vaccini da parte del National Immunization Program dei Centers for Disease Control and Prevention.

Nel terzo articolo pubblicato nel 2006, hanno valutato le porfirine urinarie come biomarcatore dell'autismo.[²⁴] Hanno esaminato i pazienti con diagnosi di autismo per verificare la presenza di porfirine urinarie indicative di tossicità da mercurio e hanno confrontato i risultati con quelli di fratelli e sorelle senza autismo, appaiati per età, sesso e razza. Hanno scoperto che la gravità dell'autismo aumentava insieme all'aumento delle porfirine urinarie, concludendo che "le porfirine dovrebbero essere misurate clinicamente di routine nei disturbi dello spettro autistico".

Scritto da Heather Young e pubblicato nel 2008, "Thimerosal exposure in infants and neurodevelopmental disorders: an assessment of computerized medical records in the Vaccine Safety Datalink" (Esposizione al thimerosal nei neonati e disturbi dello sviluppo neurologico: una valutazione delle cartelle cliniche computerizzate nel Vaccine Safety Datalink)[²⁵] riporta la loro valutazione dei dati del Vaccine Safety Datalink (VSD) automatizzato. I ricercatori hanno identificato un totale di 278.624 soggetti nati tra il 1990 e il 1996 che avevano ricevuto la prima vaccinazione orale antipolio entro i 3 mesi di età. Hanno riscontrato un aumento consistente e significativo dei tassi di autismo, disturbi dello spettro autistico, tic, disturbi da deficit di attenzione e disturbi emotivi con l'esposizione a Hg da vaccini contenenti thimerosal.

Con il coautore Tapan Audhya, Geiers e Kern sono autori di un articolo pubblicato nel 2010[²⁶] che esamina il ruolo del mercurio nello sviluppo dell'autismo esaminando il sangue di soggetti autistici e confrontando questi campioni con quelli di controlli non autistici. I livelli ematici di mercurio sono risultati 1,9 volte più elevati nei campioni di sangue dei bambini autistici, con risultati statisticamente significativi. Hanno inoltre riscontrato un livello soglia statisticamente significativo di mercurio nel sangue, al di sopra del quale è molto più probabile che venga diagnosticato l'autismo, pari a 15 microg/l. Hanno scritto: "Il peso dell'evidenza scientifica supporta il mercurio come fattore causale nei soggetti con diagnosi di disturbo dello spettro autistico".

In un secondo articolo pubblicato nel 2010,[²⁷] "The biological basis of autism spectrum disorders: Understanding causation and treatment by clinical geneticists", osservano che elevate concentrazioni di mercurio, un veleno per lo sviluppo neurologico, possono rimanere nel cervello da diversi anni a decenni dopo l'esposizione, causando problemi nella migrazione e nella divisione delle cellule, nonché degenerazione e morte cellulare.

I ricercatori esaminano i casi di insorgenza dei sintomi dell'autismo in seguito all'esposizione al mercurio nel feto e/o nella prima infanzia, gli studi epidemiologici che collegano l'esposizione al mercurio a un elevato rischio di autismo e le segnalazioni di sintomi che definiscono o sono associati all'autismo in seguito all'intossicazione da mercurio. I ricercatori ipotizzano inoltre che la comparsa dell'autismo in misura sproporzionata nei maschi possa essere dovuta agli effetti neurotossici sinergici derivanti dalle interazioni tra testosterone e mercurio, mentre gli estrogeni proteggono dalla tossicità del mercurio.

Sempre nel 2010, Kern, Geier e James Adams hanno pubblicato su Biometals un lavoro sulle porfirine e l'autismo.[²⁸] Hanno condotto un'analisi in cieco di campioni urinari di bambini con diagnosi di autismo. I risultati dello studio hanno indicato che i punteggi complessivi dell'autismo dei partecipanti erano linearmente correlati alle porfirine urinarie associate alla tossicità del mercurio.

Sempre insieme ai Geier, Kern et al. hanno scritto "Toxicity biomarkers in autism spectrum disorder: a blinded study of urinary porphyrins"[²⁹], pubblicato nel 2011, in cui riferiscono di aver esaminato le porfirine urinarie associate all'esposizione al mercurio, che sono risultate elevate nei bambini con autismo. in bambini con autismo e in controlli sani appaiati per età e sesso. Hanno scoperto che i partecipanti con diagnosi di disturbo dello spettro autistico presentavano livelli significativamente più elevati di porfirine associate alla tossicità da mercurio rispetto ai controlli.

Coadiuvati da Brian Hooker e altri, i Geier e Kern hanno condotto

"Uno studio in due fasi che valuta la relazione tra la somministrazione di vaccini contenenti Thimerosal e il rischio di diagnosi di disturbo dello spettro autistico negli Stati Uniti", pubblicato su Translational Neurodegenration nel 2013.[³⁰]

Si trattava di uno studio che generava e verificava ipotesi, utilizzando i dati VAERS, che riportava un rapporto di rischio significativamente aumentato per l'incidenza di disturbi dello spettro autistico segnalati in seguito al vaccino DTaP contenente Thimerosal rispetto al vaccino DTaP senza Thimerosal. Nella seconda fase dello studio, hanno osservato che i casi con diagnosi di autismo avevano una probabilità significativamente maggiore rispetto ai controlli di aver ricevuto livelli elevati di mercurio dal vaccino per l'epatite B contenente Thimerosal, somministrato entro il primo, secondo e sesto mese di vita.

Nel 2016 è stato pubblicato lo studio "Two-Phase Case-Control Study of Autism Risk Among Children Born From the Late 1990s Through the Early 2000s in the United States" (Studio caso-controllo in due fasi sul rischio di autismo tra i bambini nati tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000 negli Stati Uniti)[³¹], in cui si ipotizzava che la raccomandazione del 1999 dell'Accademia Americana di Pediatria e del Servizio Sanitario Pubblico degli Stati Uniti di ridurre l'esposizione al mercurio del Thimerosal nei vaccini statunitensi sarebbe stata associata a una riduzione del rischio a lungo termine di diagnosi di autismo. I ricercatori hanno scoperto che la loro ipotesi era corretta: le probabilità di essere elencati come casi di autismo nel database VAERS diminuivano significativamente con un anno di vaccinazione più recente rispetto ai controlli. Hanno dichiarato: "Il thimerosal dovrebbe essere eliminato da tutti i vaccini".

Sebbene il thimerosal sia stato eliminato dai vaccini per l'infanzia nel 2001, al momento di questa pubblicazione,[³²] e ancora oggi,[³³, ³⁴] molti dei vaccini antinfluenzali multidose e il Td (TDVAX), un richiamo per il tetano e la difterite, che possono essere somministrati alle donne in gravidanza, contengono ancora thimerosal.[³⁵] Infatti il CDC raccomanda alle donne in gravidanza di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale e a un vaccino Tdap durante ogni gravidanza. (Il Tdap non contiene thimerosal, ma contiene fosfato di alluminio e formaldeide).[³⁶] La pagina in cui il CDC fa questa raccomandazione non menziona il thimerosal, anche se altre pagine del sito web del CDC che affrontano esplicitamente le preoccupazioni delle persone sul thimerosal menzionano la possibilità di scegliere di ricevere versioni di questi vaccini senza thimerosal. Il sito web della FDA afferma inequivocabilmente: "Nessun legame tra il thimerosal nei vaccini e l'autismo... Il thimerosal è stato a lungo utilizzato in modo sicuro ed efficace per prevenire la contaminazione batterica e fungina dei vaccini, senza effetti negativi accertati se non l'ipersensibilità e lievi reazioni locali nel sito di iniezione... Le prove scientifiche raccolte negli ultimi 15 anni non mostrano alcuna evidenza di danni, compresi gravi disturbi dello sviluppo neurologico, derivanti dall'uso del thimerosal nei vaccini"[³⁷] Il CDC fa eco alla "Domanda: Il thimerosal causa l'autismo? Risposta: No. La ricerca non mostra alcun legame tra il thimerosal e l'autismo"[³⁸] Qui le opzioni sono tre: i funzionari del CDC e della FDA vivono in un universo alternativo; non hanno effettivamente letto tutta la scienza, ma pensano di averlo fatto, e sono riusciti a leggere solo gli studi che non supportano un legame tra autismo e thimerosal; oppure stanno mentendo.

Nel 2017 è stato pubblicato un altro studio di Geiers, Kern e Homme, uno studio caso-controllo con test di ipotesi che ha valutato il Vaccine Safety Datalink per i potenziali rapporti di probabilità dose-dipendenti per le diagnosi di disturbo dello spettro autistico, disturbo da tic e disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADD/ADHD), rispetto ai controlli, in seguito all'esposizione a Hg da vaccini Haemophilus influenzae di tipo b contenenti thimerosal somministrati entro i primi 15 mesi di vita del bambino. [Questi disturbi sono stati definiti collettivamente come disturbi dello spettro di connettività anormale (ACSD) perché sono caratterizzati da un modello simile di connettività cerebrale anormale. Gli autori hanno scoperto che i casi di diagnosi di ACSD avevano una probabilità significativamente maggiore rispetto ai controlli di aver ricevuto una maggiore esposizione al mercurio.

Se vi state stancando di leggere le scoperte di un gruppo prolifico di ricercatori, passiamo oltre. Anche altre persone hanno studiato il legame tra thimerosal e mercurio.

Nel 2011, Matthew Garrecht e David Austin hanno scritto "The plausibility of a role for mercury in the etiology of autism: a cellular perspective" (La plausibilità di un ruolo del mercurio nell'eziologia dell'autismo: una prospettiva cellulare)[³⁹], pubblicato su Toxicology and Environmental Chemistry. Essi osservano che il mercurio, "in quanto neurotossina ambientale ubiquitaria", è stato collegato da prove sempre più evidenti a disturbi del neurosviluppo, tra cui l'autismo. "Naturalmente, le prove non derivano da prove sperimentali sull'uomo, ma piuttosto da metodi incentrati su biomarcatori del danno da mercurio, misurazioni dell'esposizione al mercurio, dati epidemiologici e studi sugli animali. Per ragioni etiche, l'esposizione controllata al mercurio negli esseri umani non sarà mai condotta". A causa dell'impossibilità di stabilire su base etica una sperimentazione qualitativamente simile a quella in corso nella vaccinazione dei bambini americani per tutti gli anni '90, la loro revisione si concentra invece sulla presentazione della plausibilità teorica di una connessione causale per l'esposizione al mercurio come fattore primario alla base dello sviluppo dell'autismo. Tra le altre aree di ricerca, l'autore dedica attenzione al ruolo dello stress ossidativo e della disfunzione mitocondriale, ai fattori neuroeccitatori ed eccitotossici legati al mercurio e alla disregolazione immunitaria.

L'articolo di Donald Drum del 2009, "I biometalli tossici stanno distruggendo il futuro dei vostri figli?" è stato pubblicato sulla rivista Biometals.[⁴⁰]

Il suo abstract recita:

“Cadmio, arsenico, piombo e mercurio sono stati collegati all’autismo, al disturbo da deficit di attenzione, al ritardo mentale e alla morte dei bambini.

Il mercurio contenuto nel thimerosal presente in molti vaccini e vaccini antinfluenzali contribuisce in modo significativo a questi problemi. La decomposizione del timerosal può produrre composti più tossici, sia metiletilmercurio che dietilmercurio, nel corpo. Questi composti hanno un livello di tossicità simile al dimetilmercurio.

All'interno del corpo umano, un disturbo mitocondriale può rilasciare internamente la forma più tossica di mercurio. I bambini piccoli e le donne incinte devono ridurre al minimo l’esposizione interna ai vaccini e ai vaccini antinfluenzali contenenti mercurio”.

Gehan Mostafa e colleghi sono autori dell'articolo

"The levels of blood mercury and inflammatory-related neuropeptides in the serum are correlated in children with autism spectrum disorder", pubblicato nel 2016 su Metabolic Brain Disease.[⁴¹]

Gli autori hanno identificato i neuropeptidi pro-infiammatori, un gruppo di composti che agiscono come neurotrasmettitori, che si ritiene svolgano un ruolo nelle malattie neuroinfiammatorie autoimmuni, tra cui l'autismo. Questo tipo di neuropeptidi viene rilasciato in caso di infiammazione del cervello e del tessuto nervoso dovuta all'avvelenamento da mercurio.

Gli autori hanno scoperto che questi neuropeptidi erano effettivamente elevati in una relazione lineare positiva con i livelli di mercurio nel sangue e con la gravità della diagnosi di autismo nei bambini con autismo. I bambini autistici hanno riscontrato livelli più elevati di questi neuropeptidi, che indicano un'infiammazione del cervello e del sistema nervoso, rispetto ai controlli sani. Il 78,3% dei soggetti autistici con livelli più elevati di neuropeptidi legati alla neuroinfiammazione presentava alti livelli di mercurio nel sangue. Questa ricerca ha concluso che l'autismo può presentare caratteristiche di infiammazione del cervello e del sistema nervoso centrale e che può essere causato dalla tossicità del mercurio. I ricercatori hanno raccomandato di studiare gli agenti chelanti del mercurio, che lo eliminano dall'organismo, come trattamento per l'autismo.

Zhang e Wong sono autori di "Environmental mercury contamination in China: sources and impacts", pubblicato nel 2006.[⁴²]

Il loro documento è una revisione dello stato attuale della contaminazione da mercurio in diversi comparti ecologici in Cina e dei possibili impatti sull'ambiente e sulla salute. Hanno osservato che, a causa in gran parte della fusione, della combustione del carbone e di altre attività industriali, tra cui la produzione di batterie e lampade fluorescenti e la produzione di cemento, vi è una diffusa contaminazione da mercurio nell'atmosfera, nel suolo e nell'acqua, che si accumula nei pesci. Il consumo di pesce è una delle principali fonti di esposizione al mercurio per le persone in Cina, sebbene anche l'inalazione dell'inquinamento atmosferico contaminato da mercurio sia una fonte importante. Gli autori hanno osservato che l'autismo nei bambini di Hong Kong è correlato ad alti livelli di mercurio misurati nei capelli, nel sangue e nelle urine, oltre che ad altre malattie. Hanno raccomandato di identificare e ridurre le fonti di esposizione al mercurio per prevenire queste malattie.

Adams et al. sono autori di un articolo pubblicato nel 2013 sulla rivista Biological Trace Element Research.[⁴³] Hanno scoperto che tra i bambini affetti da autismo, rispetto ai controlli sani, i bambini autistici presentavano livelli più elevati di metalli pesanti e che tali livelli erano associati alla gravità dell'autismo. I metalli più elevati nei bambini autistici erano piombo, tallio, stagno e tungsteno. Hanno scoperto che il mercurio era una delle variabili più significative.

Il thimerosal è un composto contenente etilmercurio che, fino a poco tempo fa, era ampiamente utilizzato nei vaccini come conservante.

Più di 165 studi hanno riscontrato che il Thimerosal è dannoso per la salute umana.[⁴⁴] L'esposizione al mercurio è stata associata alla degenerazione delle cellule nervose, a effetti comportamentali negativi e a un alterato sviluppo cerebrale.[⁴⁵] È stato inoltre collegato a condizioni croniche degenerative come il morbo di Alzheimer. Il sistema nervoso fetale in via di sviluppo è il più sensibile agli effetti tossici del mercurio e l'esposizione prenatale ad alte dosi di mercurio ha dimostrato di provocare ritardi mentali e paralisi cerebrale.[⁴⁶, ⁴⁷]

Nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la tossicità del Thimerosal, il CDC mantiene la sua posizione secondo cui il Thimerosal è generalmente sicuro in piccole dosi, citando una manciata di studi epidemiologici sponsorizzati dal CDC. Uno studio ha trovato prove di significativi "problemi metodologici e di "negligenza" nei loro rapporti.[⁴⁸] Anche se i produttori di vaccini hanno eliminato gradualmente l'uso del Thimerosal nella maggior parte dei vaccini, alcuni vaccini oggi in commercio, tra cui l'influenza, il DTaP e il DTaP-Hib, contengono ancora Thimerosal.[⁴⁹, ⁵⁰]

In uno studio del 2010 pubblicato sulla rivista Acta Neurobiologiae Experimentalis, i ricercatori dell'Università dell'Iowa settentrionale hanno valutato decine di studi che sostenevano di confutare la relazione tra autismo ed esposizione a metalli tossici come il mercurio, presente nei vaccini. L'analisi ha rivelato che molti di questi studi hanno utilizzato statistiche errate e metodologie difettose per trarre le loro conclusioni e che, di fatto, le prove suggeriscono che il legame vaccino-autismo non dovrebbe essere scartato dalla comunità scientifica.[⁵¹]

Uno studio del 2004 condotto dal professore di Farmacia della Northwestern University Richard Deth e da ricercatori dell'Università del Nebraska, della Tufts e della Johns Hopkins University ha scoperto che il Thimerosal e altre tossine contenute nei vaccini alterano il processo biochimico della metilazione nel corpo umano. La metilazione svolge un ruolo significativo nella normale funzione del DNA e nella crescita neurologica di neonati e bambini. I risultati del gruppo suggeriscono che le sostanze tossiche introdotte con le vaccinazioni contribuiscono a condizioni come l'autismo e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.[⁵²]

La connessione Thimerosal-autismo è sostenuta dalla ricerca del dottor Boyd Haley, che è stato presidente del Dipartimento di Chimica dell'Università del Kentucky e ha trascorso tre anni come borsista post-dottorato NIH presso il Dipartimento di Fisiologia della Yale University Medical School. La ricerca di Haley ha individuato nel mercurio, anche in quantità minime, un pericoloso immunosoppressore che danneggia le funzioni neurologiche ed è uno dei principali responsabili del disturbo dello spettro autistico. Le ricerche scientifiche del dottor Haley hanno fornito prove solide che documentano come l'etilmercurio inibisca il processo di fagocitosi (un processo biologico di importanza critica del sistema immunitario umano), comprometta la funzione dei neuroni dendritici nel cervello e ostacoli la produzione di metile B12. Ognuno di questi processi è un fattore significativo nell'insorgenza di malattie neurologiche.[⁵³]

In uno studio pubblicato nel luglio 2011 sul Journal of Toxicology and Environmental Health, gli autori australiani David Austin e Kerrie Shandley hanno esaminato un gruppo di adulti sopravvissuti alla Malattia Rosa o Acrodinia Infantile, un disturbo storicamente causato dall'esposizione al mercurio presente nella polvere per dentizione, nei risciacqui dei pannolini e in altri materiali. Poiché è stato dimostrato che i sopravvissuti al morbo rosa erano sensibili al mercurio, lo studio si è posto l'obiettivo di determinare se i nipoti dei sopravvissuti presentassero o meno tassi più elevati di autismo.

Austin e Shandley hanno dimostrato che 1 su 25 dei nipoti dei sopravvissuti presentava una forma di disturbo dello spettro autistico. La frequenza dell'autismo tra i bambini della popolazione generale australiana della stessa fascia d'età di quelli presi in esame è di 1 su 160. I risultati suggeriscono inequivocabilmente che i bambini con una storia familiare di predisposizione all'avvelenamento da mercurio hanno molte più probabilità di sviluppare l'autismo.[⁵⁴]

L'interruzione dell'uso del thimerosal e il suo fallimento nell'arrestare l'aumento delle diagnosi di autismo sono stati usati contro i sostenitori della consapevolezza dei vaccini per affermare che non c'è mai stato alcun legame, che non solo il conservante del mercurio era effettivamente sicuro, ma che nessun altro ingrediente poteva essere responsabile di innescare la condizione.

Eppure basta un rapido elenco degli ingredienti contenuti in molti vaccini - idrossido di alluminio, formaldeide ed embrioni di pollo - per far scattare un campanello d'allarme e il loro numero sembra eccessivo anche ai più fiduciosi tra noi.

La tabella delle "raccomandazioni" di vaccinazione infantile del CDC non è di facile lettura e non indica il numero di vaccinazioni che il bambino riceverà se segue diligentemente il programma, ma comunica il numero totale di dosi distribuendole dose per dose in una tabella di raccomandazioni annuali.

Ma se le contate effettivamente, se rispettate tutte le raccomandazioni tranne quella del vaccino antinfluenzale, vostro figlio avrà ricevuto da 26 a 30 dosi di vaccino prima dei 15 mesi e altre 13-14 entro i 18 anni, per un totale di 29-44 dosi. Ma se si seguono anche le raccomandazioni per la vaccinazione antinfluenzale annuale, da 19 a 24 dosi, il numero totale sale ancora di più, da 48 a 68 dosi.[⁵⁵]

Se questi vaccini contenessero solo batteri e virus indeboliti o uccisi, sarebbe un conto. Ma ciascuna di queste dosi contiene una serie di altri ingredienti, tra cui quelli già citati. Un elenco parziale di questi altri ingredienti, tra cui conservanti, coadiuvanti, stabilizzatori e "tracce" di prodotti di produzione come antibiotici, materiale di coltura cellulare e ingredienti inattivanti, può essere consultato nella tabella di riepilogo degli eccipienti dei vaccini del CDC. In quella fiala incontaminata potrebbero galleggiare piccoli frammenti di materiali come la pericolosa eccitotossina glutammato monosodico (MSG), il polisorbato 80, "altri residui chimici di processo", il bromuro di cetiltrimetilammonio e la gelatina porcina idrolizzata (porcina significa proveniente da maiali). (Nota: questa tabella, sebbene aggiornata a novembre 2021, non menziona il contenuto dei vaccini Covid-19). Questa tabella potrebbe non tenere conto di tutto ciò che finisce in quella fiala di vaccino, a meno che i produttori non siano onesti e attenti fino al midollo. Il documento ricorda che per conoscere tutte le sostanze utilizzate nella produzione del vaccino è necessario leggere il foglietto illustrativo di ciascun vaccino, disponibile sul sito web della FDA.

Questi sono solo alcuni esempi del legame tra thimerosal e autismo. Ma contrariamente alle opinioni del CDC e delle agenzie sanitarie, il thimerosal non era e non è l'unico ingrediente dei vaccini che aumenta il rischio di sviluppare disturbi dello sviluppo neurologico e autismo.

Helen Buyniski è una giornalista e fotografa di New York. Il suo lavoro è apparso su RT, Global Research, Ghion Journal, Progressive Radio Network e Veterans Today. Helen si è laureata in giornalismo alla New School University e ha studiato anche alla Columbia University e alla New York University. Per saperne di più sul suo lavoro, visitate i siti http://helenofdestroy.com e http://medium.com/@helen.buyniski o seguitela su Twitter all'indirizzo @velocirapture23.

Richard Gale è produttore esecutivo della Progressive Radio Network ed ex analista di ricerca senior nelle industrie biotecnologiche e genomiche.

Il Dr. Gary Null è il conduttore del programma radiofonico pubblico più longevo degli Stati Uniti sulla salute alternativa e nutrizionale e regista di documentari pluripremiati, tra cui il recente Last Call to Tomorrow.

(a breve la terza e ultima parte della ricerca…)

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Wonder Drug

4. Jennifer Vanderbes. Wonder Drug: The Secret History Of Thalidomide In America And Its Hidden Victims. Random House. 2023.

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